I luoghi del Progetto:
La Chiesa di San Michele Arcangelo, detta anche Tempio di Sant’Angelo, è il più antico edificio di culto paleocristiano della città ed anche un esempio perfetto di architettura romanica. Nel corso degli anni alcuni dei cipressi che circondano il tempio, formando una cornice perfetta tanto da assomigliare ad un abbraccio, sono caduti spezzando l’armonia di un luogo straordinario. Grazie all’intervento di weTreePerugia, questo meraviglioso paesaggio, tanto caro ai perugini, può tornare al suo antico disegno.
Posto a metà strada fra la Chiesa di San Michele Arcangelo, la più antica della città (V-VI sec) e il convento francescano di Monteripido (fine XIII sec.), il Complesso di San Matteo degli Armeni è uno dei più antichi di Perugia (circa 1270). E’ costituito dalla chiesa edificata dai monaci armeni basiliani (oggi affidata alla comunità ortodossa russa) e dall’annesso convento, in un’area verde di quasi 5000 mq., nel quartiere di Porta Sant’Angelo, a nord della città e a ridosso della porta medioevale del Cassero.
Nel corso dei secoli il monastero ha cambiato più volte funzione: da luogo di preghiera a lazzaretto, a deposito della collezione d’arte della famiglia Oddi, ad abitazione privata fino al terremoto del 1997 e al progressivo abbandono. Nel periodo post-terremoto inizia un recupero del complesso che culmina nel luglio 2012 (nell’ambito di un progetto europeo) con l’apertura di una biblioteca pubblica, dedicata ai temi della pace, nonviolenza, dialogo interculturale e religioso, diritti umani, con la presenza delle biblioteche di Aldo Capitini, Amnesty International e una sezione di Arpa Umbria.
L’area verde, recuperata a partire dal 2012, è suddivisa in tre zone: Giardino dei Giusti, Giardino della Compresenza, Orti Urbani, di cui 800 mq. dedicati agli orti, affidati all’associazione di quartiere Vivi il Borgo. Il progetto degli orti è frutto di riflessioni collettive sintetizzate da professionisti del settore, per realizzare un orto condiviso che si armonizzi con la tradizione e la vocazione storica, urbanistica e sociale del complesso.
L’Orto Botanico di San Costanzo è il quinto orto botanico nella storia dell’Università degli Studi di Perugia e fu realizzato a partire dal 1966 per fornire un supporto didattico agli studenti di botanica dei vari corsi di laurea universitari.
Le collezioni dell’orto botanico sono sistemate per la maggior parte secondo criteri filogenetici; all’interno della struttura sono inoltre presenti raccolte caratterizzate da habitus e da adattamenti ad ambienti particolari. Nell’orto botanico e nell’orto medievale sono conservati circa 1200 taxa provenienti dalla flora umbra, e dalla flora di altre regioni italiane. Nelle collezioni sono inoltre conservate numerose entità esotiche di interesse sistematico o economico.
In collaborazione con:
CAMS Centro di Ateneo per i Musei Scientifici
Con il patrocinio:
Comitato promotore:
Nives Tei Coaccioli, Presidente Fai Umbria
Cristina Colaiacovo, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Caterina Grechi, Presidente Centro per le pari opportunità Regione Umbria
Isabella Dalla Ragione, Presidente Fondazione Archeologia Arborea
Vittoria Ferdinandi, nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella per la sua iniziativa “Numero Zero” dedicata al disagio psichico