Gli investimenti dei comuni italiani per il verde urbano

Una delle conseguenze della pandemia di Covid-19 è stata la valorizzazione delle iniziative di transizione ecologica, cui in Italia il governo Draghi ha voluto anche dedicare un Ministero, con un fiorire di proposte e piccoli progetti che coinvolgono diverse associazioni a livello territoriale e chiedono alle amministrazioni comunali di farsi motore strategico di una svolta finalmente decisiva, quanto meno a livello locale, per affrontare l’emergenza climatica globale.

Una svolta che non può che partire dalle città, gli agglomerati urbani dove – anche in Italia, secondo una tendenza globale – a seguito del progressivo abbandono delle aree collinari e montane, vive ormai più della metà della popolazione (nel 2050, la popolazione urbana del pianeta dovrebbe essere il 66% del totale di 9,8 miliardi di persone) e dove è concentrato oggi più dell’80% delle attività produttive. È qui, secondo quanto affermato nell’Obiettivo 11 dell’Agenda ONU 2030, che si gioca la vera sfida della sostenibilità.

Una parte degli investimenti dei comuni italiani è finalizzata allo sviluppo sostenibile, alla valorizzazione delle risorse naturali e al recupero ambientale, ed è all’interno di questa voce di bilancio che troviamo anche i finanziamenti diretti alla manutenzione e tutela del verde urbano, da cui è però esclusa la gestione di parchi e riserve naturali. Compresi nella spesa sono invece la valutazione di impatto ambientale, i progetti di educazione ambientale e i finanziamenti ad associazioni del settore.

Un’indagine dell’organizzazione senza scopo di lucro Openpolis su dati ISTAT raccolti alla fine del 2019 dai bilanci consuntivi delle città italiane con più di 200.000 abitanti evidenzia cinque comuni virtuosi tra le città più popolose della penisola. Bari è in testa, con una spesa “verde” di 55,12 euro pro capite, seguita da quattro capoluoghi tutti ubicati al nord e al centro del paese: Padova (45, 85), Firenze (45,34), Venezia (41,36) e Milano (37,65). Il comune di Torino si assesta su una spesa pro capite di 24,60 euro, seguita dalla capitale (23,72). L’incremento degli investimenti negli ultimi quattro anni si registra soprattutto per le città in testa alla classifica, con un risultato particolarmente positivo per Padova (+90%). In fondo alla graduatoria si situano invece Napoli (18,31 euro pro capite), Messina (8,47) e Verona (6,29).

Principali risorse bibliografiche consultate:

Marinosci et al., 2018. Infrastrutture verdi. In: XIV Rapporto ISPRA “Qualità dell’ambiente urbano – Edizione 2018”. https://www.snpambiente.it/wp-content/uploads/2020/09/Cap.-3.pdf

Openpolis. 2020. Il verde nelle città come servizio ecologico fondamentale https://www.openpolis.it/il-verde-nelle-citta-come-servizio-ecologico-fondamentale/

Openpolis. 2020. La spesa dei comuni per il verde urbano e la tutela ambientale. https://www.openpolis.it/la-spesa-dei-comuni-per-il-verde-urbano-e-la-tutela-ambientale/