Quando le coperture artificiali si sostituiscono all’ambiente naturale i danni arrecati sono ingenti: non solo perdite nella produzione agricola o di legname, ma anche conseguenze sullo stato dell’aria che respiriamo e danni ambientali ad ampio spettro, se si pensa ai servizi ecosistemici che gli alberi sono in grado di fornire per mitigare gli effetti del cambiamento climatico in atto. Essi contribuiscono infatti allo stoccaggio del carbonio, riducono il flusso delle acque piovane durante i nubifragi, trattengono l’acqua aumentando la superficie permeabile del suolo, ombreggiano gli edifici e i percorsi pedonali, filtrano gli inquinanti urbani e il particolato fine, attutiscono il rumore e offrono al contempo l’habitat per molte specie animali e vegetali. Il loro posizionamento strategico è in grado di ridurre la temperatura dell’aria di 2-8 °C, con evidenti benefici sociali e ambientali. Senza contare quanto la presenza degli alberi nelle città possa risultare benefica per la salute fisica e mentale degli abitanti, per il recupero dei degenti, per l’offerta di spazi ricreativi ed educativi, per favorire forme di mobilità a basso impatto ambientale, assicurando così, in modo relativamente poco oneroso per le amministrazioni, un miglioramento generale della qualità della vita.
Principali risorse bibliografiche consultate:
Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2020.
Munafò M., Marinosci I. (a cura di) 2018 – Territorio. Processi e trasformazioni in Italia. ISPRA, Rapporti 296/2018.
Unasylva issue n.250, vol. 69, 2018/1: Forests and sustainable cities.Rome, FAO. http://www.fao.org/3/I8707EN/i8707en.pdf